1.
“Tutte le noccioline sono grasse e tutte le nocciole sono frutta secca. Qualche frutta secca fa male allo stomaco”. Una sola delle deduzioni qui elencate completa correttamente il sillogismo.
2.
Marco, Anna e Roberto sono tre amici, due di loro giocano a calcio. Sapendo che: se Anna gioca a calcio, anche Roberto gioca a calcio, se Marco gioca a calcio, anche Anna gioca calcio e che uno tra Marco e Roberto giocano a basket e che ognuno di loro pratica un solo sport tra calcio e basket, si può dedurre che:
3.
Quando grandina, Carlo si trova sempre all'aperto. Determinare, sulla base di questa sola informazione, quale delle seguenti deduzioni è corretta:
4.
Un contadino riesce ad arare il suo campo in un modo fuori dal comune: ogni giorno il totale del terreno arato raddoppia. Sapendo che in 16 giorni riesce ad arare tutto il suo campo, dopo quanti giorni ne avrà arato un quarto?
5.
Una combinazione di 6 cifre è formata da 2 cifre differenti ripetute in modo che: -...ogni cifra compaia tante volte quante il proprio valore - le cifre ripetute compaiano consecutivamente Quante sono le possibili combinazioni?
6.
Concludi una gara al 5° posto. In seguito il 3° concorrente viene retrocesso di 4 posizioni, dopodiché il 6° viene spostato al 4 ° posto. Se a questo punto il vincitore della gara viene squalificato, qual è la tua posizione finale?
7.
Nell’ultima lezione di matematica il docente Alice ha ricordato ai suoi allievi che una funzione è derivabile solo se è continua e che se una funzione è continua allora è integrabile. Quale delle seguenti deduzioni effettuate da Nicolò, allievo di Alice, è corretta?
8.
Un cartello all’ingresso dell’osteria Rita e Agostino recita: Se si è in pochi, si mangia bene. Se si è in tanti, si spende poco. Il Signor Bonito, con la sua mente acuta, ne deduce logicamente che:
9.
A differenza delle altre piscine di Nizza, nel 2019 la piscina Thalasso ha aumentato le iscrizioni rispetto al 2018. Il motivo di tale aumento è stato l’introduzione di corsi di hydrospinning. Quale delle seguenti conclusioni non può essere dedotta dalla precedente affermazione?
10.
“Oltre la metà degli amici di Marinella sta preparando l'esame di biologia e la maggioranza sta preparando quello di chimica. Deve perciò esistere qualche amico di Marinella che sta preparando contemporaneamente sia l'esame di biologia sia quello di chimica”. Quale delle seguenti alternative riproduce la struttura logica del precedente ragionamento?
11.
Cavallo: X = Y : frinire
12.
Qual è stata la percentuale di sconto se un oggetto che costava 50 euro viene venduto a 32 euro?
13.
Se all'esame di qualifica professionale è stato ammesso il 60% degli studenti e di questi solo II 10 % ha preso un voto pari o superiore a 80/100, qual è stata la percentuale di tutti gli studenti che ha passato l'esame con un voto inferiore a 80/100?
14.
Calcolare il valore di sen(α) sapendo che cos^2(α) = ¼ e che α sia compresa tra 0 e 90 gradi:
15.
Se ad ogni generazione la popolazione mondiale di quadruplicasse , partendo da Adamo ed Eva, dopo quante generazioni si arriverebbe a 2048?
16.
L'equazione x²+y² +k(y+x) =0 rappresenta un fascio di circonferenze:
17.
In quanti modi 7 buste numerate possono essere assegnate a 7 persone, se ognuna di esse riceva una busta?
18.
Se α e β sono complementari ed il sen(α) = ¾ che valore avrà cos(β):
19.
Quale equazione traduce meglio il seguente problema? "Determinare il numero il cui doppio sottratto a 50 è uguale al suo triplo aumentato di 20"
20.
Determinare il valore dell'espressione (3a-2b)-(4a+2b)
21.
le due rette y=4x-1 e 6y=24x+4:
22.
Quanto misura la diagonale di un rettangolo di area 60 cm^2, sapendo che la somma della base e dell'altezza è 17 cm?
23.
Nel piano Oxy l’equazione y=x rappresenta:
24.
Dividendo un numero x, positivo, per un numero y, positivo e minore di 1, si ottiene un numero:
25.
si considerino x>0 e y<;0, la somma dei loro quadrati è:
26.
La rappresentazione per elencazione dell’insieme unione formato dai primi cinque numeri naturali pari maggiori di 1 e dai primi tre numeri naturali dispari maggiori di 1, è:
27.
"Il diciannovesimo secolo segna un energico risveglio dell'interesse per il trattamento umanitario dei deficienti mentali e dei matti. Prima di allora, l'abbandono, il ridicolo, e persino la tortura erano la sorte normale destinata a questi disgraziati. Parallelamente alla crescente preoccupazione di fornire cure adeguate agli anormali, ci si rese conto della necessità di stabilire criteri uniformi per la loro individuazione e classificazione. Sia in Europa, sia in America, la fondazione di varie istituzioni specializzate per la cura dei ritardi mentali fece sentire con particolare urgenza la necessità di definire norme di ammissione e, di conseguenza, di un sistema obiettivo di classificazione. In primo luogo, era necessario differenziare i pazzi dai ritardati mentali: i primi manifestavano disturbi emotivi che potevano essere accompagnati o meno da un deterioramento mentale, pur partendo da uno stadio iniziale del tutto normale; gli altri si distinguevano per un'insufficienza mentale, già presente fin dalla nascita o dalla prima infanzia. Probabilmente la prima esposizione chiara e precisa di questa distinzione si può trovare in un'opera in due volumi del 1838 del medico francese Esquirol, nella quale un centinaio di pagine sono dedicate al ritardo mentale. Esquirol, inoltre, pose in rilievo l'esistenza di molti gradi di ritardo mentale, che vanno, lungo un continuum, dalla normalità fino al cretinismo estremo. Nel tentativo di elaborare un sistema per la classificazione dei diversi gradi e delle svariate forme di ritardo mentale, Esquirol sperimentò parecchi procedimenti, per giungere alla conclusione che il criterio più sicuro per determinare il livello mentale di una persona è dato dalla sua attività verbale." Per quale motivo l'autore menziona il medico francese Esquirol?
28.
Secondo l'autore del brano:
29.
Quale tra le seguenti alternative meglio sintetizza l'atteggiamento degli europei nei confronti dei ritardati mentali alla fine del Settecento?
30.
Brano tratto da Alberto Piazza, La razza: un’invenzione del razzismo. In Odissee, diaspore, invasioni, migrazioni, viaggi e pellegrinaggi, a cura di Guido Curto, Novara, Libreria Geografica, 2017, pp. 20-21. "[1] La genetica umana, oggi assai sofisticata, ha dimostrato che la diversità biologica tra due individui qualsiasi della nostra specie è dovuta per l’85% al fatto che appartengono appunto alla stessa specie, e per il 10% al fatto che la loro origine geografica si colloca in continenti diversi: pertanto la differenza del colore della pelle, che più di ogni altra ha alimentato lo stereotipo razziale, occupa nello spettro della diversità biologica una frazione minima. [2] A questa frazione tuttavia è stato associato il massimo valore sociale e culturale perché il nostro occhio è capace di distinguere differenze di colore e di forme, ma non differenze in sequenze di DNA, ben più determinanti nella nostra vita biologica. [3] È comunque necessario interrogarsi sul motivo per cui lo ste- reotipo della razza è così difficile da estirpare. Alla stessa comunità scientifica va attribuita una parte di responsabilità, ormai ampia- mente documentata, almeno per quel che riguarda le generazioni passate. [4] Permane però una contraddizione tra l’evoluzione bio- logica, che premia la variabilità e la diversità (la sola che permette la sopravvivenza come specie), e l’evoluzione sociale, che invece premia l’omogeneità quale garanzia di conservazione della struttura sociale esistente, la possibilità di identificarsi in un gruppo di uguali per potersi meglio riconoscere rispetto ad altri gruppi. [5] In questa tensione dialettica gli studiosi di genetica sono chiamati a dare il loro contributo almeno per sgombrare il campo da illazioni pseudo-scientifiche e per chiamare le cose con il loro nome. Nel 1959 il grande filologo Gianfranco Contini individuò brillantemente l’etimologia della parola razza nel francese antico haraz, “allevamento di cavalli, deposito di stalloni” di cui è rimasta in italiano l’espressione “cavallo di razza”. [6] Sarebbe auspicabile restituire il termine alla sua etimologia originaria: la razza si addice all’allevamento di animali selezionati, e non all’uomo, su cui influisce la selezione naturale ma non quella artificiale. [7] Se è vero che la comunità scientifica è oggi concorde nel rifiutare la suddivisione della nostra specie in “razze” basate su falsi argomenti biologici, è altrettanto vero che il razzismo esiste, e che negare il suo fondamento scientifico non è un’arma efficace per combatterlo. Per lo più, le definizioni di “razzismo” si basano sulla diversità biologica (che effettivamente esiste) per giustificare una gerarchia tra gli individui che potrebbero addirittura avere una origi- ne genetica, cioè essere innata. [8] Da un punto di vista biologico, la verità è che oggi sappiamo troppo poco sulla determinazione geneti- ca del comportamento umano per indicare i meccanismi biologici e culturali che ne influenzano le regole. [9] Da un punto di visto so- ciale, questa definizione di razzismo mette in luce la contraddizione tra il concetto di uguaglianza quale principio universale, proclama- to come non discriminatorio dalla maggior parte delle Costituzioni moderne (è il caso dell’art. 3 della nostra Costituzione) e la realtà della diversità: di qui l’aspirazione a veder riconosciuto il diritto di ognuno alla differenza sia biologica sia culturale. [. . . ] [10] Alla radice del problema del razzismo sta la risposta a un problema più fondamentale che la scienza da sola non può risolvere: dobbiamo augurarci una società culturalmente omogenea oppure una società multiculturale? [11] La natura, e forse anche la cultura, ci hanno indicato che le strategie miste forniscono maggiori vantaggi. [12] Se è vero che entrambe le affermazioni: 1) tutti gli individui sono uguali, 2) tutti gli individui sono diversi, conducono a pregiudizi cui può attingere l’ideologia razzista, è compito di chi si occupa di scienze biologiche, sociali e politiche indicare le armi educative con cui combattere tali pregiudizi." In «A questa frazione tuttavia è stato associato il massimo valore sociale e culturale perché il nostro occhio è capace di distinguere differenze di colore e di forme, ma non differenze in sequenze di DNA, ben più determinanti nella nostra vita biologica» [2] ci sono:
31.
«Se è vero che entrambe le affermazioni: 1) tutti gli individui sono uguali, 2) tutti gli individui sono diversi, conducono a pregiudizi cui può attingere l’ideologia razzista, è compito di chi si occupa di scienze biologiche, sociali e politiche indicare le armi educative con cui combattere tali pregiudizi» [12], tali pregiudizi sono:
32.
In «pertanto la differenza del colore della pelle, che più di ogni altra ha alimentato lo stereotipo razziale, occupa nello spettro della diversità biologica una frazione minima» [1], spettro significa:
33.
L’espressione tensione dialettica [5] è riferita alla contraddizione:
34.
Rileggi [1] e indica quale delle seguenti affermazioni è corretta:
35.
Dopo aver letto questo brano, si può affermare che:
36.
In «Da un punto di vista biologico, la verità è che oggi sappia- mo troppo poco sulla determinazione genetica del comporta- mento umano per indicare i meccanismi biologici e culturali che ne influenzano le regole» [8], ne è: