Test di medicina 2022: come sono andati?

A tre settimane dal temuto test di medicina, in attesa dei risultati Test di ingresso a medicina 2022, possiamo tirare le somme. La prova d’ammissione ha coinvolto circa 65.000 studenti di tutta Italia per un totale di 15.876 posti in palio. Dal 23 settembre è possibile controllare il risultato del proprio test tramite il sito Universitaly, ma si dovrà attendere il 29 settembre per avere la certezza dell’esito. Giovedì usciranno le graduatorie nazionali, definite in base alle preferenze scelte al momento dell’iscrizione dagli studenti.

Il test è stato affrontato da circa 57.000 studenti dei 65.000 iscritti. Secondo i primi esiti, pubblicati il 14 settembre in forma anonima, quasi la metà rimarrà esclusa dalla graduatoria. Gli idonei, ovvero coloro che hanno raggiunto il punteggio minimo di 20 punti, sono 28.793, circa diecimila in meno dell’anno scorso. Rispetto agli anni passati è dunque aumentato il numero di iscritti, ma, allo stesso tempo, si è ridotta di molto la quota di studenti idonei. A complicare la situazione sono state le diverse segnalazioni di errori procedurali durante lo svolgimento delle prove in alcune sedi. Il motivo principale di questo tracollo sarebbe la nuova modalità di test, più tecnica rispetto agli anni passati. Ma da non escludere anche l’impatto di due anni di dad, che potrebbe aver influito sulla preparazione generale.

Delle 60 domande che compongono il test, quest’anno ben 51 erano di tipo scientifico, 13 in più dell’anno scorso. La parte dedicata alla cultura generale e alle domande di logica è stata, di conseguenza, ridotta. Proprio questo aspetto potrebbe aver influito sull’alto numero di esclusi. Il punteggio minimo per passare il test è 20 punti, mentre si può raggiungere un massimo di 90 punti. A differenza degli anni passati, è sceso il punteggio minimo richiesto per l’accesso alla graduatoria. Se l’anno scorso la soglia minima è stata 36,9 punti, quest’anno dovrebbe fermarsi a 33,8. Dunque, più bassa la soglia, ma più complesso lo svolgimento del test.

Resta comunque la possibilità di accedere a medicina anche non avendo raggiunto la soglia teorica di 33,8, proprio in base alle preferenze stabilite in fase d’iscrizione. Successivamente il 7 ottobre è previsto il primo scorrimento della graduatoria che porterebbe, di conseguenza, un ulteriore abbassamento della soglia. 

Sull’alto numero di esclusi potrebbero aver influito anche gli ultimi anni di pandemia. La contagiosità del virus ha obbligato gli studenti ad affrontare l’ultima parte del liceo in modalità a distanza o, in ogni caso, in maniera limitante. Non è ancora chiaro quali saranno le conseguenze a lungo termine di questi anni, ma sociologi e professori già indicano la presenza di segnali negativi. Per questo motivo i test universitari sono sotto attenta osservazione degli studiosi. Atteso, dunque, per il 29 settembre il primo verdetto: la graduatoria nazionale del test di medicina.